Reportage Matrimonio in Sardegna

Il reportage di matrimonio | Enrico e Leila

Il Reportage di matrimonio

I miei sposi in genere sono persone che non amano stare al centro dell’attenzione, il loro obiettivo è organizzare una festa per amici e parenti e condividere la loro unione con semplicità, bellezza e unicità.

Cercano un servizio fotografico di reportage, che sappia raccontare la storia del loro matrimonio in modo spontaneo e genuino. Che sia in grado di cogliere le atmosfere, la poesia del posto e dei dettagli che hanno scelto con intento e cura.

Immagini che li riportino indietro di 20 o 30 anni, ogni volta che le guarderanno.

Il modo migliore per ottenere questo risultato è sicuramente il reportage di matrimonio con un tocco di delicatezza e poesia. Fotografare le persone e i momenti mentre accadono in spontaneità non basta, bisogna amarle, capirle, ascoltarle. L’obiettivo è quello di creare delle immagini spontanee ed eleganti.

In questi casi è importante saper diventare invisibili, fare in modo di confondersi nell’ambiente e saper attendere con pazienza il momento giusto per poter cogliere l’atmosfera, gli sguardi, …i gesti.

Enrico e Leila

Enrico e Leila si sono sposati in una fortezza medievale ai piedi del Gran Sasso in Abruzzo: Il Monastero Santo Spirito

Il logo che hanno scelto per il loro matrimonio rappresentava una foglia di vite per lei, “viti – cultrice” e amante del vino, e una foglia di quercia per lui, come metafora del loro legame solido e forte.

Due ragazzi con le idee molto chiare su quello che avrebbero voluto per il giorno del loro matrimonio: un reportage sincero e poetico di una giornata condivisa con amici e parenti.

Il Reportage di matrimonio - la sposa con la madre

Tutto questo si poteva cogliere in ogni dettaglio: nella scelta della location, nei fiori uniti alle more, nel “tableau de mariage” dedicato alle piante, e nell’affetto e l’amore che hanno ricevuto da parte dei presenti.

La scelta della location: Il Monastero Fortezza di Santo Spirito

…dove finisce il silenzio inizia a parlare la natura

ascoltala, la sua voce non è clamore

è un soffio di vento tra gli alberi, uno sbattere di ali nel cielo,

un ronzio di insetti tra le pietre del monastero

La Fortezza Santo Spirito

La scelta della location racconta molto degli sposi. E’ il posto che li fa sentire a loro agio, che riconosco come ideale per accogliere le persone che amano.

Ho trovato molta coerenza tra la personalità di Leila ed Enrico e quella della Fortezza Santo Spirito. Un luogo antico, imponente per la sua posizione geografica, e per la sua storia. Non appena si varca la soglia del portone principale si respira l’atmosfera di una storia incantata.

Ho chiesto loro come mai l’avessero scelta, ecco la loro risposta:

Abbiamo scelto la Fortezza perché ci siamo sentiti nel nostro posto.
Così solenne, romantica, intima. Se ne sta lì in alto sulle montagne, da secoli, ma è riparata e gode di un affaccio incantevole su parte dell’Abruzzo che noi amiamo. È cosi semplice, ma così bella. Non aveva bisogno di addobbi. Un po’ come, forse, è sempre stato il nostro legame: duraturo, semplice, autentico

L’Essenziale

Uno dei ricordi più avvolgenti che ho di questo matrimonio è il discorso di uno dei testimoni, e fratello dello sposo. Aveva creato una lista di immagini istantanee, ognuna di esse legata ad un ricordo specifico e alla storia degli sposi. Un esempio brillante di come l’essenziale possa racchiudere tutto nella semplicità e nell’eleganza con un’incredibile forza emotiva.

Quando ho finito di riportare questa lista mi sono commossa e mi sono ricordata di aver pianto anche quel giorno. Vale la pena arrivare fino all’ultima riga.

“L’albero di cachi davanti casa della nonna

Il gran Sasso che è proprio qui dietro, ma soprattutto la Majella di notte

Scur, ner, par nu mishtèr

Alexanderplatz

La torta Mont Blanc

Le finestre rosse del mercatino

Al congresso della sinistra giovanile

L’acqua gelida dell’Alento

Le travi di legno di via Begatto

Lavorare con lentezza, scritto sulla maglietta

La casa di Vacri

Le palme di Piazza Cavour

I tavolini di Montepiano

Le pallotte cacio e ovo

La statua di Empedocle ad Agrigento

C’è scritto: erano anche prima e sempre saranno nel tempo infinito

I pomodori di serra

Il profumo del mosto cotto

Gli Afterhours e i Baustelle

La trinità

L’asfalto infuocato di Roma

L’Etna

Il concerto alla vigilia di Guardiagrele

Il libro sulle tette e la pianta di basilico appassita

Pizz e foje, sott a lu copp

Il pandino col cd dei cani

Il papà, la mamma, l’abbraccio e l’amore di un fratello” 

Le parole gentili Leila :

“Francesca, la fotografa che ho sempre desiderato! Mi sono innamorata della sua fotografia da un articolo che parlava di lei e di un premio che vinse come ‘miglior fotografa di matrimoni’. Guardando lo scatto la scelsi all’istante, benché non avessimo ancora intenzione di sposarci. Ho conservato questo desiderio per qualche anno finché quel giorno è arrivato e lei era lì, in Abruzzo, ad immortalare quel momento. È stato come se l’avessi sempre conosciuta. È professionale, introspettiva, sensibile, dolce, gentile e, soprattutto, una grandissima artista! Senza parlare poi della grande facilità di comunicazione e di gestione degli spostamenti, per cui non ho dovuto minimamente preoccuparmi. Troverò una scusa per rivivere un suo servizio fotografico!”

Leila

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I Fornitori

Catering: La Bandiera 
Fiori: Floran
Make up: Giuseppe Tamburrini
Acconciatura: Fabio Rosito
Abito: Marisa Spose (è di Rosa Clara)

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