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Hackathon 2022 – Monumenti Aperti Sardegna

Incredibile scoprire tutto quello che accade dentro la Manifattura di Cagliari, è diventato un polo di creativi e di “nerd” digitali che creano cose meravigliose.

Ho avuto il piacere e la fortuna di far parte della giuria in occasione dell ‘Hackathon 2022 organizzato da Opifico Innova per la creazione di contenuti sui social allo scopo di promuovere e valorizzare i beni culturali della Sardegna.

Ma cos’è un Hackathon? Io non lo sapevo, l’ho scoperto in questa occasione. La parola Hackathon viene dall’unione di Hacker + Marathon. In sostanza si tratta di un contest che ha lo scopo di raccogliere idee che siano efficaci sui social e sui canali digitali per la promozione del patrimonio isolano.

Ma qual è il patrimonio isolano? Cosa dobbiamo proteggere, o scoprire o celebrare?

Le idee che sono state messe sul tavolo hanno superato di tanto ogni mia aspettativa.

Progetti interessantissimi di animazione, illustrazione, gaming, fotografia e video che vedono protagonisti abiti tradizionali, monumenti, opere dei grandi autori, reperti e siti archeologici.

La sera della premiazione, tra l’emozione e il tempo a disposizione, mi dispiace non aver rivolto un pensiero a tutti i partecipanti, per questo ho deciso di esprimerlo qui.

Complimenti! Davvero Complimenti! Al di là di quelli che alla fine sono stati premiati come vincitori delle due categorie, i lavori che sono arrivati sul palco di Opificio Innova meritano un grande riconoscimento. Prima di tutto perché sono dei bellissimi progetti e poi perché ognuno di loro darebbe un fortissimo contributo alla valorizzazione del nostro territorio. Perciò incoraggio tutti a portarli avanti, e mi metto a disposizione nel caso vi possa essere utile in qualsiasi cosa. Ricordiamoci che da soli possiamo fare tanto ma in squadra si fa sicuramente mille volte di più.

Il talento fa vincere le partite, ma l’intelligenza e il lavoro di squadra fanno vincere i campionati”
(Michael Jordan)

Altra esperienza davvero interessante in quest’occasione è stata conoscere chi c’è dietro i profili dei componenti della giuria. Parte del contest è stato gestito da Antonella Arca (imprenditrice e fondatrice di Sardinia Media), che ha avuto l’arguta intuizione di rompere gli schemi e mettere insieme persone provenienti da ambiti completamente diversi e che apparentemente non avrebbero niente a che fare con l’associazione Monumenti Aperti. (Jessica Cani, la compagnia teatrale Lucido Sottile, Luigi Bullita di Angius House, Andrea Iannelli, Anthony Muroni, Francesco Pruneddu e Stefania Gambella )

Ma cosa ci fanno una fotografa matrimonialista e una scrittrice che racconta ricette tradizionali sullo stesso palco a parlare di territorio e patrimonio? Come ha detto Jessica, ci sentivamo un po tutti con la sindrome dell’impostore.

Quando la tavola rotonda ha preso vita, attraverso le sue domande il quadro è diventato chiaro e lo show è stato accattivante. Il messaggio di Antonella era chiaro: siamo tutti “content creators”, abbiamo tutti il desiderio di raccontare il nostro senso di appartenenza a quest’isola e lo facciamo attraverso i canali digitali e i social.

Infine un pensiero per Opificio Innova e per chi si occupa di investire risorse sul territorio (al quale sicuramente non mancano le idee brillanti).
Aprite un canale diretto con i sardi che vivono fuori e vorrebbero tornare ma non sono disposti a sacrificare i sacrifici e i risultati raggiunti altrove per scendere a compromessi con lavori sottopagati e precari. Grazie agli strumenti digitali e ai social possono comunque mettere a disposizione le loro competenze contribuendo enormemente allo sviluppo e alla crescita economica della nostra amata Sardegna.

Credits

Alcune di di queste immagini sono state realizzate per l’azienda Agricola Ottopassi

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