Francesca Floris

Matrimonio nel borgo di Lollove

Situato a pochi km da Nuoro, è un borgo quasi abbandonato. 

Come ogni paese dove sia stato ambientato un romanzo di Grazia Deledda, fa parte del parco Deleddiano. Per entrare nell’atmosfera e trovare ispirazione e visualizzare il progetto del matrimonio nel borgo di Lollove, ho riletto molti dei suoi romanzi, raccogliendo spunti e citazioni che in seguito ho unito ad una raccolta di immagini. 

Le citazioni 

La frase iniziale del video, che ho immaginato come scambio di voti, recitata da una sposa straniera, sono le parole di Anania, protagonista del romanzo “Cenere” che scrive alla sua amata Margherita:

“Dalla più alta cima sarda ti manderò un saluto, griderò ai cieli il tuo nome e il mio amore, come vorrei gridarlo dalla eccelsa cima del mondo affinchè tutta la terra ne restasse attonita. Ti abbraccio, ti porto con me, unita a me, per tutta l’eternità”

Nella parte finale del video, la voce di una donna anziana recita in sardo quello che per me è l’auguro più grande che si possa fare al borgo di Lollove, Rinascere.

“…egli ricordò che fra la cenere cova spesso la scintilla, seme della fiamma luminosa e purificatrice, e sperò, e amò ancora la vita”. Cenere – Grazia Deledda

Nell’immagine della ragazza con un biglietto tra le labbra ho immaginato Margherita dopo aver letto una delle dolcissime lettere inviatele dal suo amato 

“…Sei la mia vita stessa, sei il passato, la patria , la razza, il sogno. “

L’immagine del pane degli sposi rotto proviene invece dall’opera Accabadora di Michela Murgia. In una pagina del libro mi ha colpito il racconto della ragazzina che, alla vigilia del matrimonio della sorella, entra nella camera da letto della madre e immagina se stessa sposa. Si specchia indossando sulla testa il pane degli sposi che la madre aveva riposto in quella stanza con cura per l’imminente evento. Malauguratamente, al timor di venir scoperta, con un movimento improvviso fa cadere il pane che si rompe in tanti pezzi. 

L’estetica

Spesso i miei lavori sono stati influenzati dalla grandissima Francesca Woodman, il suo lavoro è da sempre un faro per me.

In questo progetto mi è servito per visualizzarne l’estetica. In particolare mi sono ispirata al suo modo di interagire con l’ambiente e alla ricerca del mimetismo che porta il soggetto a diventar quasi parte di esso.

L’immagine della gallina bianca proviene dalle interviste che ho fatto ad alcune donne lollovesi e orunesi. Mi hanno raccontato che in passato, il giorno del matrimonio lo sposo si recava a casa della sposa con in dono una gallina bianca. 

La gallina come auspicio di prosperità e il bianco come quello dei capelli degli anziani, quindi augurio di invecchiare insieme.

Era il 2018…da quel giorno di Maggio a Lollove è successo qualcosa.

Un giovane imprenditore di origine lollovese, Simone Ciferni, dopo aver viaggiato in giro per il mondo e raccolto esperienze utili per realizzare i suoi sogni, è tornato a Lollove per creare una realtà che pian piano sta dando una nuova vita al borgo. Ha coinvolto tutti gli abitanti del borgo che hanno risposto con entusiasmo unendosi insieme per offrire servizi a chi decide di visitare Lollove per un giorno oppure fermarsi per più tempo.

La locanda di Simone si chiama Lollovers, è un mondo tutto da scoprire. Offre percorsi enogastronomici, laboratori di cucina o legati alle tradizioni locali. Insieme a Roberto Chessa della Casa Museo, hanno ripulito i sentieri della montagna che sovrasta il borgo, rendendoli riconoscibili attraverso indicazioni e segnali di pietre che fungono da bussola. Si rendono disponibili come guide e durante il cammino raccontano le storie che si sono avvicendate tra quelle campagne. Io ne sono rimasta veramente affascinata.

E’ commovente vedere le nuove generazioni che diventano i nuovi guardiani del passato, rispettandone le tradizioni e allo stesso tempo unendo l’innovazione.

In questo momento nel borgo è fruibile una nuova esperienza chiamata “detox digitale”. Coscienti della vita frenetica, sempre più legata agli smartphone che ci tengono incollati agli schermi come zombie, Simone ha proposto ai partecipanti dell’evento di liberarsi dei telefoni per qualche giorno e immergersi nella natura. Studi hanno dimostrato come il nostro corpo dopo poche ore in questa condizione senta benefici immediati.

Questo è uno dei tanti esempi delle cose che stanno accadendo a Lollove. Vi consiglio di tenere d’occhio le pagine del Borgo, sono sicura che troverete ispirazione per nuove avventure.

Se dovessi consigliare a qualcuno quando visitare Lollove gli direi di scegliere un giorno di pioggia. Il fascino della roccia bagnata, delle piccole case abbandonate e il silenzio sono la sua esaltazione perfetta, quasi mistica.

Crediti

Matrimonio nel borgo di Lollove

Foto Francesca Floris

Patrocinio Comune di Nuoro – ringraziamento speciale a Valeria Romagna

Wedding Designer  Giro di Giostra e MontibluCatering Montiblu

Trucco e parrucco  Chez Domi

Abito Sposa Elisabetta Delogu

Abito Sposo  Sartoria Pinu

Modelli Laura Carossino, Massimiliano Mele, Badora Piredda and Battistino MenneasLocation Lollove – ringraziamento speciale a Annamaria CicalòVideo

Video Editor Javier Mariscal Ariza

Le voci M. Pasqua Murgia / Flavie Prieux

Traduzioni: Sarah Toland and Paolo Berria

ComparseFranco Corrias, Giuseppe Corrias, Serafino Menneas, Elias Rubeddu, Luciano Succu, Guerino Manca

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